Carcinoma epatocellulare correlato a infezione da virus HBV dopo resezione epatica: l’impiego di analoghi nucleosidici associato a un minor rischio di recidiva tumorale


La recidiva tumorale è una importante questione per i pazienti con carcinoma epatocellulare ( HCC ) dopo resezione epatica curativa.

E’ stata studiata l'associazione tra l'uso di un analogo nucleosidico e il rischio di recidiva di tumore nei pazienti con epatocarcinoma, correlato alla infezione da virus dell'epatite B ( HBV ) dopo chirurgia curativa.

E’ stato effettuato uno studio di coorte, utilizzando i dati del Taiwan National Health Insurance Research Database.

Tra i 100.938 pazienti affetti da carcinoma epatocellulare di nuova diagnosi, sono stati identificati 4.569 pazienti con carcinoma epatico HBV-correlati che erano stati sottoposti a una resezione curativa epatica per cancro al fegato nel periodo 2003-2010.

Il rischio di prima recidiva del tumore è stata confrontata tra i pazienti che non assumevano analoghi nucleosidici ( coorte non-trattata, n=4.051 ) e i pazienti che avevano ricevuto analoghi nucleosidici ( coorte trattata, n=518 ).

La coorte trattata aveva una maggiore prevalenza di cirrosi epatica rispetto alla coorte non-trattata ( 48.6% vs 38.7%, p inferiore a 0.001 ), ma un più basso rischio di recidiva di carcinoma epatocellulare ( 20.5% vs 43.6 %; p inferiore a 0.001 ), e più bassa mortalità generale ( 10.6% vs 28,3%, p inferiore a 0.001 ).

Dopo aggiustamento per la mortalità competitiva, la coorte trattata ha presentato un più basso tasso di recidiva di carcinoma epatocellulare a 6 anni ( 45.6% versus 54.6%; p inferiore a 0.001 ).

La mortalità complessiva a 6 anni per le coorti trattate è stata pari a 29.0% e a 42.4% nei non-trattati ( p inferiore a 0.001 ).

All'analisi di regressione di Cox modificata, l'uso di analoghi nucleosidici ( HR=0.67; p inferiore a 0.001 ), l'uso di statine ( HR=0.68 ), e di farmaci antinfiammatori non-steroidei o l'uso di Acido Acetilsalicilico ( Aspirina ) ( HR=0.80, p inferiore a 0.001 ) erano indipendentemente associati a un ridotto rischio di recidiva di epatocarcinoma.

Le analisi stratificate multivariate hanno verificato l'associazione in tutti i sottogruppi di pazienti, compresi i non-cirrotici ( HR=0.56 ) e i diabetici ( HR=0.52 ).

Dallo studio è emerso che l’impiego di analoghi nucleosidici era associato a un minor rischio di recidiva di carcinoma epatocellulare tra i pazienti con epatocarcinoma correlato a infezione da virus HBV dopo resezione epatica. ( Xagena2012 )

Wu C-Y et al, JAMA. 2012;():1-8. doi:10.1001/2012.jama.11975


Gastro2012 Onco2012 Inf2012 Farma2012


Indietro

Altri articoli

La terapia con statine è risultata correlata a un rischio ridotto di carcinoma epatocellulare nei pazienti con epatite B cronica. C'è...


L'impatto dell'infezione da virus dell'epatite B ( infezione da HBV ) sugli esiti dopo resezione del colangiocarcinoma intraepatico non è...


E' stato riscontrato un sensibile aumento dei tassi di malattia di Parkinson nei pazienti con epatite B ed epatite C. Non...


Sono stati presentati i risultati di due studi di fase 2 che hanno valutato l’efficacia di Ledipasvir 90 mg /...



Le lineeguida dell’American Association for the Study of Liver Diseases ( AASLD ) e dell’Infectious Diseases Society of America (...


Uno studio ha mostrato che i pazienti con infezione da HIV ( virus dell'immunodeficienza umana ), che ricevono terapia antiretrovirale...


Il Comitato di valutazione dei Rischi per la Farmacovigilanza ( PRAC ) dell’ EMA ( European Medicines Agency ) ha...


In uno studio caso-controllo di ricercatori italiani nei pazienti con linfoma non-Hodgkin (NHL) è stato osservato un aumento del rischio...


La durata ottimale del trattamento con analogo nucleosidico o nucleotidico ( Nuc ) nei pazienti con antigene ( HBeAg )-negativi...